Glossary entry (derived from question below)
Italian term or phrase:
tiaso
Romanian translation:
cultul Afroditei, casa muzelor
Added to glossary by
Narcisa
Jun 27, 2004 06:39
19 yrs ago
Italian term
tiaso
Italian to Romanian
Art/Literary
History
Grecia Antica
Este vorba despre Grecia anticã, o denumire a unui fel de comunitati si nu imi vine in minte nici o traducere "elegantã".
Anexez aici traducerea preluatã din dictionarul italian, ca si citatul original.
Multumesc pt. ajutor
Tiaso
s.m.
TS stor.
1 nell’antica Grecia, associazione religiosa dedita al culto di Dioniso | estens., cerimonia e danza eseguita in onore di tale dio
2 in età ellenistica, qualsiasi associazione o confraternita religiosa | in Atene, una delle associazioni minori annoverate nella fratria [quadro 12]
Textul unde apare:
Saffo (la poetessa)ha diretto una comunita pedagogico-religioasa, detta "tiaso", composta da nobile fanciule, dove si veneravano Afrodite e le Muse.
Anexez aici traducerea preluatã din dictionarul italian, ca si citatul original.
Multumesc pt. ajutor
Tiaso
s.m.
TS stor.
1 nell’antica Grecia, associazione religiosa dedita al culto di Dioniso | estens., cerimonia e danza eseguita in onore di tale dio
2 in età ellenistica, qualsiasi associazione o confraternita religiosa | in Atene, una delle associazioni minori annoverate nella fratria [quadro 12]
Textul unde apare:
Saffo (la poetessa)ha diretto una comunita pedagogico-religioasa, detta "tiaso", composta da nobile fanciule, dove si veneravano Afrodite e le Muse.
Proposed translations
(Romanian)
4 | cultul Afroditei, casa muzelor | Cristiana Coblis |
4 | practicantii(tele?) cultului lui Dyonisos | Veronica Durbaca |
Proposed translations
15 hrs
Selected
cultul Afroditei, casa muzelor
asta am gasit eu.
Encarta pare de parere ca ar fi o asociatie de persoane dedicata cultului uneia dintre divinitati, desi cele mai multe il adorau pe Dyonisos :D
reproduc poate te ajuta cu ceva:
IL TIASO
La vita nel těaso nella "casa delle Muse", come la chiamava Saffo, era in comune, e ogni volta che una nuova ragazza arrivava o la lasciava per sposarsi veniva celebrata una festa e Saffo scriveva una poesia per l’occasione.
Delle fanciulle si conoscono i nomi di Archeanassa, Arignota, Attis, Dica, Eirana, Girinno, Megara, Mica, Telesippa, che erano definite le sue compagne; di altre, sue allieve si conoscono i nomi di Anattoria da Mileto, Gongila da Colofone, Eunica da Salamina.
L’istruzione impartita comprendeva la pratica di lavori femminili, l’apprendimento della buona educazione, della musica ed un’iniziazione alla sessualitŕ; le fanciulle si dedicavano a cantare, danzare, vestirsi e muoversi con eleganza e grazia, cospargersi di unguento, intrecciare e cingersi corone, partecipare a feste e riti.
Fr.81.4-7 Voigt:
E tu, Dica, avvolgi attorno alle chiome
amabili ghirlande d’aneto, intrecciandole
con le tue piccole dita: sono fiori belli!
Le Grazie beate ti vedranno con occhi
ancora piů dolci: distolgono lo sguardo
da chi non porta ghirlande.
trad. G.Guidorizzi
La grazia e la raffinatezza costituiscono dunque uno stile di vita e sono i concetti dominanti dell’educazione saffica e, in particolar modo, la grazia era la caratteristica indispensabile per una bella donna che desiderasse sposarsi. Al tema della grazia si collegano elenchi di vesti preziose e profumi, come nel frammento 39 Voigt:
Avvolgeva i suoi piedi
una scarpina ricamata,
lavoro bello di Lidia.
Fr.101 Voigt:
Collane, porpora, profumi
che Mnasi t’inviň da Focea,
doni preziosi
trad. G. Guidorizzi
Tuttavia tutte queste occupazioni erano assai diverse da quelle che avrebbero svolto in qualitŕ di mogli e di madri, che avevano invece la funzione di custodire l’oěkos e di organizzare le attivitŕ domestiche.
Saffo non preparava le ragazze alla vita matrimoniale, ma insegnava loro a essere eleganti, aggraziate e seducenti in modo che dallo stato selvaggio dell’adolescenza, proprio di Artemide, dea che proteggeva le vergini, esse passassero a quello di donne ispiratrici d’amore, sviluppando la sensualitŕ e la sessualitŕ, secondo il modello di Afrodite, dea della bellezza e dell’amore.
Attis, una delle tre compagne piů care a Saffo, prima di entrare nel tiaso, era una ragazza molto giovane e senza grazia, ancora acerba e non raffinata dall’insegnamento della poetessa, come emerge nel fr.49 Voigt:
Ero innamorata di te, un tempo, Attis
…
una fanciulla piccola sembravi, e acerba
trad. F. Sisti
IL CULTO DI AFRODITE
Il těaso era una comunitŕ basata essenzialmente sul culto, al centro del quale vi sono le Muse ed Afrodite; le prime sono strettamente associate con le Cariti e hanno il ruolo di custodi e maestre di un'eleganza che investe molteplici aspetti di vita, come l'abbigliamento o la danza; questo stile di vita č portatore di una letizia che non ammette cordoglio.
Nel gruppo saffico questa dimensione di serenitŕ e il culto della bellezza doveva essere strettamente legata alla dimensione religiosa, e diverse cerimonie dovevano costituire i momenti forti della vita collettiva, come emerge in un frammento di terracotta, nel quale Saffo invita Afrodite, la dea protettrice del těaso, a partecipare a un rito nel recinto a lei consacrato, dove venivano celebrate le feste del těaso, all'ombra delle piante sacre alla dea. Questo frammento rivela l'intensitŕ e l'intimitŕ del rapporto che Saffo mostra di avere con la dea:
etc
Encarta pare de parere ca ar fi o asociatie de persoane dedicata cultului uneia dintre divinitati, desi cele mai multe il adorau pe Dyonisos :D
reproduc poate te ajuta cu ceva:
IL TIASO
La vita nel těaso nella "casa delle Muse", come la chiamava Saffo, era in comune, e ogni volta che una nuova ragazza arrivava o la lasciava per sposarsi veniva celebrata una festa e Saffo scriveva una poesia per l’occasione.
Delle fanciulle si conoscono i nomi di Archeanassa, Arignota, Attis, Dica, Eirana, Girinno, Megara, Mica, Telesippa, che erano definite le sue compagne; di altre, sue allieve si conoscono i nomi di Anattoria da Mileto, Gongila da Colofone, Eunica da Salamina.
L’istruzione impartita comprendeva la pratica di lavori femminili, l’apprendimento della buona educazione, della musica ed un’iniziazione alla sessualitŕ; le fanciulle si dedicavano a cantare, danzare, vestirsi e muoversi con eleganza e grazia, cospargersi di unguento, intrecciare e cingersi corone, partecipare a feste e riti.
Fr.81.4-7 Voigt:
E tu, Dica, avvolgi attorno alle chiome
amabili ghirlande d’aneto, intrecciandole
con le tue piccole dita: sono fiori belli!
Le Grazie beate ti vedranno con occhi
ancora piů dolci: distolgono lo sguardo
da chi non porta ghirlande.
trad. G.Guidorizzi
La grazia e la raffinatezza costituiscono dunque uno stile di vita e sono i concetti dominanti dell’educazione saffica e, in particolar modo, la grazia era la caratteristica indispensabile per una bella donna che desiderasse sposarsi. Al tema della grazia si collegano elenchi di vesti preziose e profumi, come nel frammento 39 Voigt:
Avvolgeva i suoi piedi
una scarpina ricamata,
lavoro bello di Lidia.
Fr.101 Voigt:
Collane, porpora, profumi
che Mnasi t’inviň da Focea,
doni preziosi
trad. G. Guidorizzi
Tuttavia tutte queste occupazioni erano assai diverse da quelle che avrebbero svolto in qualitŕ di mogli e di madri, che avevano invece la funzione di custodire l’oěkos e di organizzare le attivitŕ domestiche.
Saffo non preparava le ragazze alla vita matrimoniale, ma insegnava loro a essere eleganti, aggraziate e seducenti in modo che dallo stato selvaggio dell’adolescenza, proprio di Artemide, dea che proteggeva le vergini, esse passassero a quello di donne ispiratrici d’amore, sviluppando la sensualitŕ e la sessualitŕ, secondo il modello di Afrodite, dea della bellezza e dell’amore.
Attis, una delle tre compagne piů care a Saffo, prima di entrare nel tiaso, era una ragazza molto giovane e senza grazia, ancora acerba e non raffinata dall’insegnamento della poetessa, come emerge nel fr.49 Voigt:
Ero innamorata di te, un tempo, Attis
…
una fanciulla piccola sembravi, e acerba
trad. F. Sisti
IL CULTO DI AFRODITE
Il těaso era una comunitŕ basata essenzialmente sul culto, al centro del quale vi sono le Muse ed Afrodite; le prime sono strettamente associate con le Cariti e hanno il ruolo di custodi e maestre di un'eleganza che investe molteplici aspetti di vita, come l'abbigliamento o la danza; questo stile di vita č portatore di una letizia che non ammette cordoglio.
Nel gruppo saffico questa dimensione di serenitŕ e il culto della bellezza doveva essere strettamente legata alla dimensione religiosa, e diverse cerimonie dovevano costituire i momenti forti della vita collettiva, come emerge in un frammento di terracotta, nel quale Saffo invita Afrodite, la dea protettrice del těaso, a partecipare a un rito nel recinto a lei consacrato, dove venivano celebrate le feste del těaso, all'ombra delle piante sacre alla dea. Questo frammento rivela l'intensitŕ e l'intimitŕ del rapporto che Saffo mostra di avere con la dea:
etc
4 KudoZ points awarded for this answer.
Comment: "Este intr-adevar un raspuns mai mult decat bine documentat. Multumesc mult!"
26 mins
practicantii(tele?) cultului lui Dyonisos
dans/orgie bahica zice dictionarul meu
Discussion